
I più bei nasi mai dipinti
- Claudia Manelli
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
Ho fatto una ricerca sui più bei nasi mai dipinti . Un argomento fondamentale e spesso sottovalutato della ritrattistica e dell'arte in generale! La bellezza di un naso dipinto non risiede solo nell'aderenza a canoni estetici moderni, ma anche nel suo significato simbolico, nella sua caratterizzazione psicologica del soggetto, e nell'abilità tecnica dell'artista.
Non esiste una classifica universale dei "più bei nasi", ma ci sono nasi iconici e significativi nella storia dell'arte che sono stati ammirati o celebrati per diverse ragioni:
Nasi Celebrati nel Rinascimento e oltre
* Il Naso Aquilino di Dante Alighieri:
* Iconicità: Il suo profilo, reso celebre da ritratti come quello di Sandro Botticelli, presenta un naso marcatamente aquilino e allungato.
* Significato: Nell'arte rinascimentale, un naso così imponente e "grosso" non era un difetto, ma spesso un simbolo di nobiltà, intelletto, talento poetico e forte carattere (come suggerito anch
* Il Naso di Laura Battiferri (Ritratto del Bronzino):
* Caratteristica: Anche la poetessa Laura Battiferri è stata ritratta dal Bronzino (tra il 1550 e il 1560 circa) con un naso molto pronunciato e aquilino.
* Significato: Similmente a Dante, il naso di questa poetessa era un modo per il Bronzino di celebrare il suo talento letterario e intellettuale, equiparandola idealmente ai grandi poeti del tempo.
* Il Naso del David di Michelangelo (scultura, ma influente):
* Contesto: Sebbene sia una scultura, il naso perfetto del David è spesso considerato una sublimazione da parte di Michelangelo del suo stesso naso, che fu danneggiato in gioventù.
* Canone: Rappresenta un ideale di bellezza classica e proporzione.
* I Nasi Caratteristici di Tiziano e dei Pittori del '600:
* Realismo e Carattere: Molti ritratti del Barocco e della pittura veneta, come quelli di Tiziano, ricercavano un alto grado di realismo. I nasi non erano idealizzati alla perfezione classica, ma venivano dipinti con tutte le loro singole imperfezioni e variazioni, dando profondità psicologica al soggetto.
Il "Naso Classico"
Il Naso Greco o il Naso Romano, caratterizzati da una linea dritta o leggermente convessa, erano l'ideale di bellezza nell'arte classica e furono ripresi come canone di perfezione da molti artisti rinascimentali che cercavano l'armonia e la proporzione (spesso visti nei volti delle figure mitologiche o religiose).
La Bellezza della Diversità o dell'Esagerazione
Nell'arte si celebrano anche i nasi non convenzionalmente "belli" per la loro forza espressiva:
* Il Naso di Girolamo Savonarola (Ritratto di Fra Bartolomeo): Un naso prominente che aiuta a costruire il carattere severo e austero del frate.
* Il Naso di Alberto Giacometti: Una scultura enigmatica (1947-1949), in cui il naso esageratamente lungo e sospeso nel vuoto diventa un'espressione di ansia esistenziale e isolamento, trasformando il naso in un soggetto d'arte a sé stante.
In sintesi, i "più bei nasi mai dipinti" sono spesso quelli che, indipendentemente dalla loro aderenza a un ideale fisico, riescono a trasmettere con più forza il carattere, lo status o il talento del soggetto.



Da Fra Bartolomeo



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